DOPPIA VISIONE - Lego, Lavoro e Caffè: i sindacati spiegati a Filippo

di Pietro Vivone ft Filippo



Cari lettori, prosegue il viaggio nel

mondo del lavoro, attraverso dialoghi con mio figlio Filippo. Oggi mi soffermo su una conversazione avvenuta una mattina di fine gennaio, mentre eravamo al bar del chiosco sotto casa. Seduti al nostro tavolino, io con un caffè ristretto e Filippo con un succo di mirtillo e un fragrante cornetto.

Improvvisamente, mio figlio con quella sua tipica curiosità, cerca di sondare il mio mondo lavorativo, ponendomi la domanda che ha innescato il dialogo odierno:

Filippo: "Papà, che cos'è un sindacato?"

Mi fermo un attimo a riflettere su come rendere comprensibili concetti così articolati in termini semplici e accessibili.

Pietro: "Filippo, pensa al tuo gioco di costruzioni preferito. Ogni pezzetto trova il suo posto, giusto? Nel mondo del lavoro accade qualcosa di simile. I sindacati sono come i pezzi di quel gioco: alcuni difendono i lavoratori, altri, come quello a cui appartengono, rappresentano gli imprenditori."

Notando l'interesse crescere nei suoi occhi, cerco di spiegare il concetto in modo ancora più chiaro.

Pietro: "Le leggi, sono paragonabili alle istruzioni del tuo gioco di costruzioni. Tutti sono tenuti a seguirle per realizzare qualcosa di bello e funzionante, assicurandosi che sia sicuro e corretto."

Filippo, ancora con il cornetto tra le mani, riflette per un momento e poi continua chiedendomi:

Filippo: "Quindi, papà, i sindacati aiutano lavoratori e imprenditori a collaborare senza litigare?"

La sua rapida comprensione mi fa sorridere.

Pietro: "Proprio così, Filippo. I sindacati facilitano la collaborazione tra tutti, lavoratori e imprenditori, garantendo equità e buon funzionamento del 'gioco' lavorativo per tutti. Inoltre i sindacati dialogano anche con i politici."

Filippo: "Perché i sindacati dialogano con i politici?"

Pietro: "I sindacati vivono ogni giorno al fianco dei loro iscritti e ne conoscono i problemi e in alcuni casi le soluzioni e proprio per questo trasferiscono queste informazioni ai politici così che le 'istruzioni' siano utili, chiare e facilmente applicabili"

Filippo: "E tu, papà, contribuisci a stabilire queste regole?"

Pietro: "In qualche modo, sì. Io e altri come me ci impegniamo affinché le 'istruzioni' siano eque per tutti, lavoratori e imprenditori, in modo da costruire insieme un futuro migliore."

Pensieroso, ma con un sorriso, Filippo commenta:

Filippo: "Allora è fondamentale che tutti i pezzettini si incastrino alla perfezione, come quando costruiamo il castello di Lego!"

Pietro: "Esattamente, Filippo. Ogni elemento, sia lavoratore che imprenditore, è essenziale. E le 'istruzioni', o leggi, ci orientano su come assemblare i pezzi nel modo più efficace."

Proseguendo la colazione, la curiosità di Filippo non mostra segni di cedimento, stimolata da nuove scoperte.

Filippo: "Ma papà, se non sono d'accordo su come costruire qualcosa con i miei Lego, che faccio?"

Questa è l'occasione perfetta per approfondire il tema, cercando una metafora che illumini la complessità del dialogo nel mondo del lavoro.

Pietro: "Vedi, Filippo, talvolta, anche nel costruire qualcosa di grande, come una città di Lego, tu e tua cugina potreste non concordare su quale pezzo utilizzare o dove posizionarlo, vero?"

Filippo: "Sì, succede spesso. Lei vuole 

procedere in un modo, io in un altro."

Pietro: "Il bello del gioco, come nel lavo-ro, è cercare insieme la soluzione ottimale, rispettando sempre le ‘istruzioni’. Immagina di costruire quella città di Lego. Se uno desidera un ponte alto e l'altro uno largo, discutendo potreste realizzare che un ponte sia largo che alto è la migliore soluzione, permettendo a più macchinine e al treno di passare. Questo è simile al dialogo nei sindacati: benché possa essere vivace, se condotto correttamente, conduce a un esito vantaggioso per tutti."

Filippo riflette su questa idea e, con un'intuizione che gli fa brillare gli occhi, afferma:

Filippo: "Ah, capisco! Anche se inizialmente non siamo d'accordo, dialogando possiamo trovare una soluzione che accontenti tutti!"

Pietro: "Proprio così, Filippo. E questo è cruciale, perché attraverso il dialogo, anche nelle sue complessità, possiamo edificare qualcosa di grande e meraviglioso, che funziona bene per tutti, proprio come una magnifica città di Lego, dove ogni pezzo trova il suo posto ideale con l'aiuto di tutti."

Concludiamo la nostra conversazione con un abbraccio. Sono orgoglioso di vedere come Filippo, attraverso la semplicità di un gioco, inizi a comprendere concetti fondamentali quali il lavoro di squadra, il rispetto delle regole e l'importanza di ogni ruolo nel tessuto lavorativo. Mentre lasciamo il bar, rifletto sull'importanza di insegnare ai nostri figli il valore della collaborazione e del dialogo, pilastri fondamentali non solo nel mondo del lavoro ma nella vita quotidiana. Rientrando a casa, felice per la voglia di apprendere di Filippo, so che ci attende il compito di completare insieme quel castello di Lego lasciato a metà.