FLAT TAX INCREMENTALE: opportunità fiscale per il 2023

di Antonio Procida


Con l'imminente apertura della campagna dichiarativi 2024 alla luce delle prime norme di attuazione della Riforma Fiscale è importante esaminare il regime della flat tax incrementale introdotta dalla vecchia Legge di Bilancio per il solo anno di imposta 2023. È importante notare che, in mancanza di ulteriori aggiornamenti normativi, questa misura non sarà più valida per i redditi del 2024 da dichiarare nel 2025.

Questo regime agevolato, di natura opzionale, si applica a imprese individuali e professionisti, consentendo una tassazione agevolata del 15% su una quota di reddito d'impresa o di lavoro autonomo, fino a un massimo di 40.000 euro, che eccede il reddito di riferimento. Tale reddito di riferimento è determinato confrontando il reddito del 2023 con il reddito più alto tra quelli prodotti nel triennio 2020-2021-2022, aumentato del 5%.

Il regime coinvolge i contribuenti persone fisiche che svolgono attività d'impresa (imprenditori individuali), esercitano arti e professioni in forma individuale (professionisti), e imprenditori agricoli in specifici regimi fiscali, escludendo quelli che applicano il regime forfetario.

La quota di reddito soggetta alla flat tax è calcolata sull'incremento di reddito del 2023 rispetto al reddito più elevato del triennio 2020-2022, ridotto del 5% come franchigia.

Per determinare tale quota bisogna:

  • individuare i redditi dichiarati nel 2020, 2021 e 2022 al netto di eventuali perdite compensate
  • identificare il reddito più elevato dichiarato nel triennio 2020-2022.
  • calcolare la differenza tra il red-dito del 2023 e il reddito più elevato del triennio, al netto della franchigia del 5%.

Aspetti chiave del regime:

  • La quota di reddito agevolata del 15% si applica su un importo massimo di 40.000 euro
  • l'agevolazione è estesa anche a chi ha avviato l'attività nel 2020 e 2021
  • il reddito del primo anno di attività nel triennio di riferimento va proporzionato ai giorni di esercizio dell'attività
  • la presenza di altri redditi non influisce sul calcolo della flat tax, che riguarda solo il reddito d'impresa o di lavoro autonomo.
  • la quota di reddito soggetta a imposta sostitutiva è rilevante per deduzioni, detrazioni o benefici di qualsiasi tipo, anche non tributari.
Da previsioni e stime di calcolo, il risparmio d’imposta è tanto maggiore quanto più alto è il reddito. Se la base imponibile incrementale si aggiunge a un reddito superiore a 50.000 euro, il risparmio è di 28 punti percentuali (dal 43% al 15%) oltre alle addizionali regionale e comunale.
Quali sono quindi le valutazioni da fare in fase di chiusura della prossima dichiarazione dei redditi per sfruttare a pieno il regime della “tassa piatta incrementale”?

Se il reddito del 2023 è inferiore a quello di riferimento (triennio 2020-22), la flat tax incrementale non si applica, e l'intero reddito sarà tassato secondo le aliquote ordinarie. Se invece il reddito del 2023 supera quello di riferimento (triennio 2020-22), è necessario esaminare gli impatti dell'applicazione della flat tax, tenendo presente che il beneficio massimo è legato a un differenziale di reddito fino a 40.000 euro complessivi.

Questa analisi fornisce un quadro completo della flat tax incrementale, permettendo ai contribuenti di valutare attentamente i vantaggi offerti e pianificare le loro dichiarazioni fiscali in modo informato.


Per saperne di più:
https://www.youtube.com/watch?v=pHODMmeklkw&t=1s