FOCUS DAL PARLAMENTO EUROPEO - IL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR)
di Alessandro Aster
La politica di coesione dell’Unione europea (UE) si rivolge a tutte le regioni e le città dell’Unione e mira a sostenere la creazione di posti di lavoro, la competitività delle imprese, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Detta politica è attuata attraverso i seguenti fondi:
Sebbene tutti i paesi dell’UE possano beneficiare del Fondo per una transizione giusta, i finanziamenti a titolo di tale strumento sono destinati principalmente alle regioni più colpite dalla transizione dai combustibili fossili a forme di energia più pulite.
La politica di coesione dell’UE ha stabilito un elenco di cinque obiettivi strategici a sostegno della crescita:
Priorità dei fondi:
Potenziali beneficiari:
Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
Il FESR contribuisce a ridurre le disparità tra i livelli di sviluppo delle varie regioni dell’UE. Particolare attenzione è rivolta all’adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo e alla riconversione delle regioni industriali in declino, anche attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile. Creare un’Europa più competitiva e intelligente, attraverso la digitalizzazione e la connettività digitale delle PMI:
promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane e non urbane.
Potenziali beneficiari:
La politica di coesione dell’Unione europea (UE) si rivolge a tutte le regioni e le città dell’Unione e mira a sostenere la creazione di posti di lavoro, la competitività delle imprese, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Detta politica è attuata attraverso i seguenti fondi:
- il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), che investe nello sviluppo sociale ed economico;
- il Fondo di coesione (FC), che investe nell’ambiente e nei trasporti dei paesi meno prosperi dell’UE;
- il Fondo sociale europeo Plus (FSE+), che sostiene l’occupazione e mira a creare una società equa e socialmente inclusiva;
- il Fondo per una transizione giusta (JTF), che sostiene le regioni più colpite dalla transizione verso la neutralità climatica;
- l’assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (REACT‑EU), che affronta gli effetti della pandemia di coronavirus.
Sebbene tutti i paesi dell’UE possano beneficiare del Fondo per una transizione giusta, i finanziamenti a titolo di tale strumento sono destinati principalmente alle regioni più colpite dalla transizione dai combustibili fossili a forme di energia più pulite.
La politica di coesione dell’UE ha stabilito un elenco di cinque obiettivi strategici a sostegno della crescita:
- un’Europa più competitiva e più intelligente;
- una transizione più verde e a basse emissioni di carbonio verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio;
- un’Europa più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità;
- un’Europa più sociale e inclusiva;
- un’Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio.
Priorità dei fondi:
- Il Fondo europeo di sviluppo regionale sostiene investimenti nell’ambito di tutti e cinque gli obiettivi strategici, perseguendo tuttavia come priorità principali gli obiettivi 1 e 2.
- Il Fondo sociale europeo Plus ha come priorità l’obiettivo strategico 4.
- Il Fondo di coesione sostiene gli obiettivi strategici 2 e 3.
- Infine, il Fondo per una transizione giusta fornisce sostegno nell’ambito di obiettivi specifici dedicati.
Potenziali beneficiari:
- autorità locali, regionali e nazionali e organi amministrativi;
- istituzioni del settore sociale, culturale e dell’istruzione;
- organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, come pureorganizzazioni che offrono formazione, assistenza ai lavoratori e sostegno al mercato del lavoro;
- ONG e organismi di beneficenza;
- amministrazioni pubbliche e istituzioni comunali;
- PMI, comprese le microimprese e le imprese e associazioni dell’economia sociale.
- Per ulteriori informazioni, i potenziali beneficiari possono rivolgersi alle autorità di gestione nazionali e regionali responsabili del coordinamento dei fondi dell’UE nel rispettivo paese o nella rispettiva regione.
Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
Il FESR contribuisce a ridurre le disparità tra i livelli di sviluppo delle varie regioni dell’UE. Particolare attenzione è rivolta all’adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo e alla riconversione delle regioni industriali in declino, anche attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile. Creare un’Europa più competitiva e intelligente, attraverso la digitalizzazione e la connettività digitale delle PMI:
- sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate;
- permettere ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione;
- rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi;
- sviluppare le competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l’imprenditorialità;
- rafforzare la connettività digitale.
- promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra;
- promuovere le energie rinnovabili in conformità della direttiva (UE) 2018/2001, compresi i criteri di sostenibilità ivi stabiliti;
- sviluppare sistemi, reti e impianti di stoccaggio energetici intelligenti al di fuori della rete transeuropea dell’energia (RTE‑E);
- promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofe e la resilienza, prendendo in considerazione approcci ecosistemici;
- promuovere l’accesso all’acqua e la sua gestione sostenibile;
- promuovere la transizione verso un’economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse;
- rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità e le infrastrutture verdi e ridurre tutte le forme di inquinamento;
- promuovere la produzione e la distribuzione di energia ottenuta da fonti rinnovabili.
- sviluppare una rete transeuropea dei trasporti (TEN‑T) intermodale, sicura, resiliente ai cambiamenti climatici e sostenibile;
- sviluppare e rafforzare una mobilità locale, regionale e nazionale, intelligente, intermodale, incluso il miglioramento dell’accesso alla rete TEN‑T e alla mobilità transfrontaliera;
- un’ Europa più sociale e inclusiva e una migliore attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali:
- rafforzare l’efficacia e l’inclusività dei mercati del lavoro e l’accesso a un’occupazione di qualità, mediante lo sviluppo delle infrastrutture sociali e la promozione dell’economia sociale;
- migliorare la parità di accesso a servizi di qualità e inclusivi nel campo dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento permanente attraverso infrastrutture e DAD;
- promuovere l’inclusione socioeconomica delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati, mediante azioni integrate, compresi gli alloggi e i servizi sociali;
- promuovere l’integrazione socioeconomica dei cittadini di paesi terzi, compresi i migranti, mediante azioni integrate, compresi gli alloggi e i servizi sociali;
- garantire la parità di accesso all’assistenza sanitaria e promuovere la resilienza dei sistemi sanitari, compresa l’assistenza sanitaria di base, come anche promuovere il passaggio dall’assistenza istituzionale a quella su base familiare;
- rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell’inclusione sociale e nell’innovazione sociale.
promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane e non urbane.
Potenziali beneficiari:
- autorità locali, regionali e nazionali e organi amministrativi;
- organizzazioni non governative (ONG), associazioni e fondazioni;
- imprese e PMI.