FOCUS DAL PARLAMENTO EUROPEO - IL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR)

di Alessandro Aster



La politica di coesione dell’Unione europea (UE) si rivolge a tutte le regioni e le città dell’Unione e mira a sostenere la creazione di posti di lavoro, la competitività delle imprese, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Detta politica è attuata attraverso i seguenti fondi:
  • il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), che investe nello sviluppo sociale ed economico;
  • il Fondo di coesione (FC), che investe nell’ambiente e nei trasporti dei paesi meno prosperi dell’UE;
  • il Fondo sociale europeo Plus (FSE+), che sostiene l’occupazione e mira a creare una società equa e socialmente inclusiva;
  • il Fondo per una transizione giusta (JTF), che sostiene le regioni più colpite dalla transizione verso la neutralità climatica;
  • l’assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (REACT‑EU), che affronta gli effetti della pandemia di coronavirus.
La politica di coesione è rivolta a tutte le regioni dell’UE. Tuttavia, la maggior parte dei fondi è destinata alle regioni con un prodotto interno lordo (PIL) pro capite inferiore al 75 % della media dell’UE. I finanziamenti a titolo del FESR e dell’FSE+ sono assegnati a tre categorie di regioni (meno sviluppate, più sviluppate, in transizione). Alcuni paesi beneficiano del Fondo di coesione, mentre alcune regioni con esigenze specifiche ricevono finanziamenti appositi (ad esempio, le regioni ultraperiferiche e le regioni che devono affrontare sfide geografiche o demografiche gravi e permanenti, come le zone transfrontaliere, le zone montane, le isole e le aree scarsamente popolate).
Sebbene tutti i paesi dell’UE possano beneficiare del Fondo per una transizione giusta, i finanziamenti a titolo di tale strumento sono destinati principalmente alle regioni più colpite dalla transizione dai combustibili fossili a forme di energia più pulite.
La politica di coesione dell’UE ha stabilito un elenco di cinque obiettivi strategici a sostegno della crescita:
  • un’Europa più competitiva e più intelligente;
  • una transizione più verde e a basse emissioni di carbonio verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio;
  • un’Europa più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità;
  • un’Europa più sociale e inclusiva;
  • un’Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio.

Priorità dei fondi:
  • Il Fondo europeo di sviluppo regionale sostiene investimenti nell’ambito di tutti e cinque gli obiettivi strategici, perseguendo tuttavia come priorità principali gli obiettivi 1 e 2.
  • Il Fondo sociale europeo Plus ha come priorità l’obiettivo strategico 4.
  • Il Fondo di coesione sostiene gli obiettivi strategici 2 e 3.
  • Infine, il Fondo per una transizione giusta fornisce sostegno nell’ambito di obiettivi specifici dedicati.

Potenziali beneficiari:
  • autorità locali, regionali e nazionali e organi amministrativi;
  • istituzioni del settore sociale, culturale e dell’istruzione;
  • organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, come pureorganizzazioni che offrono formazione, assistenza ai lavoratori e sostegno al mercato del lavoro;
  • ONG e organismi di beneficenza;
  • amministrazioni pubbliche e istituzioni comunali;
  • PMI, comprese le microimprese e le imprese e associazioni dell’economia sociale.
  • Per ulteriori informazioni, i potenziali beneficiari possono rivolgersi alle autorità di gestione nazionali e regionali responsabili del coordinamento dei fondi dell’UE nel rispettivo paese o nella rispettiva regione.

Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
Il FESR contribuisce a ridurre le disparità tra i livelli di sviluppo delle varie regioni dell’UE. Particolare attenzione è rivolta all’adeguamento strutturale delle regioni in ritardo di sviluppo e alla riconversione delle regioni industriali in declino, anche attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile. Creare un’Europa più competitiva e intelligente, attraverso la digitalizzazione e la connettività digitale delle PMI:
  • sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate;
  • permettere ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione;
  • rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi;
  • sviluppare le competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l’imprenditorialità;
  • rafforzare la connettività digitale.
Creare un’Europa resiliente, più verde, a basse emissioni di carbonio, di investimenti verdi e blu, dell’economia circolare, dell’attenuazione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici, della gestione e prevenzione dei rischi, e della mobilità urbana sostenibile:
  • promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra;
  • promuovere le energie rinnovabili in conformità della direttiva (UE) 2018/2001, compresi i criteri di sostenibilità ivi stabiliti;
  • sviluppare sistemi, reti e impianti di stoccaggio energetici intelligenti al di fuori della rete transeuropea dell’energia (RTE‑E);
  • promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofe e la resilienza, prendendo in considerazione approcci ecosistemici;
  • promuovere l’accesso all’acqua e la sua gestione sostenibile;
  • promuovere la transizione verso un’economia circolare ed efficiente sotto il profilo delle risorse;
  • rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità e le infrastrutture verdi e ridurre tutte le forme di inquinamento;
  • promuovere la produzione e la distribuzione di energia ottenuta da fonti rinnovabili.
promuovere la mobilità urbana multimodale sostenibile quale parte della transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio; un’UE più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità:
  • sviluppare una rete transeuropea dei trasporti (TEN‑T) intermodale, sicura, resiliente ai cambiamenti climatici e sostenibile;
  • sviluppare e rafforzare una mobilità locale, regionale e nazionale, intelligente, intermodale, incluso il miglioramento dell’accesso alla rete TEN‑T e alla mobilità transfrontaliera;
  • un’ Europa più sociale e inclusiva e una migliore attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali:
  • rafforzare l’efficacia e l’inclusività dei mercati del lavoro e l’accesso a un’occupazione di qualità, mediante lo sviluppo delle infrastrutture sociali e la promozione dell’economia sociale;
  • migliorare la parità di accesso a servizi di qualità e inclusivi nel campo dell’istruzione, della formazione e dell’apprendimento permanente attraverso infrastrutture e DAD;
  • promuovere l’inclusione socioeconomica delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati, mediante azioni integrate, compresi gli alloggi e i servizi sociali;
  • promuovere l’integrazione socioeconomica dei cittadini di paesi terzi, compresi i migranti, mediante azioni integrate, compresi gli alloggi e i servizi sociali;
  • garantire la parità di accesso all’assistenza sanitaria e promuovere la resilienza dei sistemi sanitari, compresa l’assistenza sanitaria di base, come anche promuovere il passaggio dall’assistenza istituzionale a quella su base familiare;
  • rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell’inclusione sociale e nell’innovazione sociale.
Un’Europa più vicina ai cittadini attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di tutti i tipi di territorio e delle iniziative locali:
promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane e non urbane.
Potenziali beneficiari:
  • autorità locali, regionali e nazionali e organi amministrativi;
  • organizzazioni non governative (ONG), associazioni e fondazioni;
  • imprese e PMI.