FOCUS DAL PARLAMENTO EUROPEO - POLITICA REGIONALE DELL’UE: progetti finanziati dall’Unione in tutte le regioni dell’UE (parte 1)

di Alessandro Aster


Tornando a parlare di programmi finanziati dall’Unione Europea, troviamo il REACT‑EU (assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa) ed è uno dei programmi previsti dal nuovo strumento Next Generation EU.
I finanziamenti a titolo di REACT‑EU integrano i programmi per il periodo 2014‑2020 e si aggiungono agli stanziamenti per la coesione previsti per il periodo 2021‑2027, portando le risorse complessive dei fondi strutturali e di investimento a livelli superiori a quelli attuali e diventando in tal modo lo strumento di sovvenzione più elevato per una singola politica nel bilancio dell’UE.
Alla luce della pandemia di coronavirus, il pacchetto REACT‑EU è stato proposto per le regioni maggiormente colpite dalla crisi. Esso integra inoltre due precedenti iniziative di investimento
in risposta al coronavirus realizzate attraverso la politica di coesione. Il metodo di assegnazione tiene conto dell’impatto della crisi sul prodotto interno lordo (PIL) e sulla disoccupazione negli Stati membri, con un importo destinato alle regioni ultraperiferiche.
REACT‑EU sostiene le regioni e gli Stati membri che hanno maggiormente bisogno di strumenti di superamento delle crisi nel contesto della pandemia di COVID‑19 e delle sue conseguenze sociali e che stanno preparando una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia, con l’obiettivo di dispiegare rapidamente risorse nell’economia reale, attraverso i programmi operativi esistenti. Nello specifico, si è stabilito che dette risorse aggiuntive fossero distribuite agli Stati membri nel 2021 e nel 2022 dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), dal Fondo sociale europeo Plus (FSE+), dal Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti (FEAD) e dall’Iniziativa per l’occupazione giovanile (EOG).
REACT‑EU può finanziare anche misure di assistenza tecnica.
Gli Stati membri hanno la flessibilità di trasferire risorse tra i fondi strutturali, i programmi e le categorie di regioni. REACT‑EU dovrebbe contribuire in misura del 25 % della dotazione finanziaria globale agli obiettivi in materia di clima. In linea con la sua natura di strumento di superamento delle crisi, REACT‑EU offre agli Stati membri una certa flessibilità: non impone alcun requisito di concentrazione tematica e consente agli Stati di convogliare le risorse che ricevono a titolo dello strumento per sostenere le loro operazioni finanziate dal FESR o
dall’FSE+, in base alle rispettive esigenze. Gli Stati membri dovrebbero continuare a prestare particolare attenzione alle persone che vivono nelle regioni rurali, frontaliere, meno sviluppate, insulari, montane, scarsamente popolate e ultraperiferiche, nonché nelle zone interessate dalla transizione industriale e dallo spopolamento e, se nel caso, utilizzare le risorse REACT‑EU per sostenere tali persone.
Gli Stati membri possono anche destinare le loro risorse REACT‑EU a programmi transfrontalieri esistenti nell’ambito dell’obiettivo di cooperazione territoriale europea e dell’assistenza tecnica.
Il sostegno è disponibile per il mantenimento e la creazione di posti di lavoro, lo sviluppo delle competenze, la fornitura di capitale di esercizio e di investimenti per le PMI, nonché per il miglioramento della transizione verde e digitale. I fondi dovrebbero essere destinati ai settori più colpiti dalla crisi, tra cui l’assistenza sanitaria, il turismo e la cultura.

Altri fondi e strumenti di agevolazione e strumenti per lo sviluppo regionale

Strumenti per lo sviluppo urbano
Next Generation EU è uno strumento di ripresa temporaneo da oltre 800 miliardi di EUR inteso a contribuire alla riparazione dei danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia di coronavirus.
L’Europa post‑COVID‑19 sarà più verde, più digitale, più resiliente e più adatta alle sfide attuali e future.
Next Generation EU apporta inoltre risorse economiche supplementari ad altri programmi o fondi come il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale europeo (FSE), il Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti (FEAD), nonché l’Iniziativa per l’occupazione giovanile (IOG), Horizon 2020, InvestEU, lo26 EPRS | Servizio Ricerca del Parlamento europeo
sviluppo rurale o il Fondo per una transizione giusta (JTF).
Il fulcro di Next Generation EU, con 723,8 miliardi di EUR in prestiti e sovvenzioni messi a disposizione per sostenere le riforme e gli investimenti intrapresi dai paesi dell’UE, è il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il dispositivo mira ad attenuare l’impatto economico e sociale della pandemia di COVID‑19 e a rendere le economie e le società dell’UE più sostenibili, resilienti e meglio preparate alle sfide e alle opportunità delle transizioni verde e digitale. Gli Stati membri stanno lavorando ai rispettivi piani di ripresa e resilienza per accedere ai fondi del dispositivo.

Agenda urbana per l’UE
L’agenda urbana per l’UE costituisce un approccio integrato e coordinato per affrontare la dimensione urbana delle politiche e delle normative europee e nazionali. Concentrandosi su temi prioritari concreti nell’ambito di partenariati dedicati, l’agenda urbana mira a migliorare la qualità della vita nelle aree urbane.
L’agenda urbana per l’UE è stata istituita dal patto di Amsterdam, concordato dai ministri dell’UE responsabili delle questioni urbane il 30 maggio 2016.
Basata sui principi di sussidiarietà e proporzionalità, essa si concentra sui tre pilastri della definizione e dell’attuazione delle politiche dell’UE:
una migliore regolamentazione, migliori finanziamenti e migliori conoscenze.
Finora sono stati definiti quattordici partenariati sui seguenti temi:

  • qualità dell’aria;
  • economia circolare;
  • adattamento ai cambiamenti climatici;
  • cultura e patrimonio culturale;
  • transizione digitale:
  • transizione energetica;
  • edilizia abitativa;
  • inclusione dei migranti e dei rifugiati;
  • appalti pubblici innovativi e responsabili;
  • posti di lavoro e competenze nell’economia locale;
  • utilizzo sostenibile dei terreni e soluzioni naturali;
  • mobilità urbana;
  • povertà urbana;
  • sicurezza degli spazi pubblici.

Ciascun partenariato coinvolge, su base volontaria e paritaria, città, Stati membri, portatori di interessi, come ad esempio le ONG, e la Commissione Europea.
Detti attori, collaborano allo sviluppo e all’attuazione di azioni volte ad affrontare efficacemente le sfide delle città e a contribuire alle transizioni verde, digitale e ad altri obiettivi dell’UE. L’agenda urbana per l’UE è finanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo di coesione.

Iniziativa urbana europea
La base giuridica dell’Iniziativa urbana europea (IUE) è il regolamento del Fondo europeo di sviluppo regionale/Fondo di coesione per il periodo 2021‑2027, che definisce anche il contenuto e il quadro strategico dell’iniziativa. Gli obiettivi generali dell’IUE sono:
rafforzare gli approcci integrati e partecipativi allo sviluppo urbano sostenibile;
fornire un legame più forte con le politiche dell’UE, in particolare con la politica di coesione. L’iniziativa, mira a offrire un sostegno coerente alle città a fronte della frammentazione del panorama attuale, caratterizzato da molteplici iniziative, programmi e strumenti a loro disposizione nell’ambito della politica di coesione.
L’Iniziativa urbana europea è uno strumento essenziale per sostenere città di tutte le dimensioni, sviluppare capacità e conoscenze, sostenere l’innovazione e sviluppare soluzioni innovative trasferibili e scalabili per le sfide urbane di rilevanza europea.
L’iniziativa urbana europea (IUE), finanziata dall’Unione europea, sostiene le aree urbane di tutte le dimensioni con azioni innovative, lo sviluppo di capacità e conoscenze e con l’elaborazione e la comunicazione di politiche in materia di sviluppo urbano sostenibile.
L’IUE offre diversi livelli di assistenza:
•sostiene le autorità urbane con un cofinanziamento diretto fino all’80 %, consentendo alle città dell’UE di sperimentare come banco di prova la loro idea innovativa e di trasferirla ad altre città;
•rafforza le capacità delle città nella progettazione di strategie, politiche e pratiche di sviluppo urbano sostenibile in modo integrato e partecipativo;
•fornisce alle città un ambiente di conoscenza per garantire un più facile accesso alle conoscenze orizzontali e tematiche e favorire la condivisione del know‑how nel settore dello sviluppo urbano sostenibile.