Il mercato del lusso: il punto di vista di un giovane collezionista

di Simone Andreini



Ad oggi, il mercato del lusso, è considerato come uno dei più rilevanti dell’ultimo periodo, non solo per quanto riguarda la borsa-mercato ma anche per l’aspetto socio economico entro cui si inserisce producendo cambiamenti ed evoluzioni.

Se osserviamo il lusso attraverso le sue diverse sfaccettature, noteremo come sempre nuovi ambiti rientrino in questo giro di affari. Dalle opere d’arte, agli oggetti di design, all’arte orafa fino agli accessori dai prezzi da capogiro.

Vale la pena soffermarsi su come questo mercato registri, nonostante tutto, una crescita esponenziale, modificandone al contempo il modo di investire ingenti risorse e la visione di investitori di tutto il mondo. Per poter meglio comprendere questo fenomeno, ho deciso di analizzare alcuni esempi pratici. Proprio poche settimane fa a New York si è svolto un importante ciclo di aste in tandem tra l’importante casa d’aste inglese, conosciuta come Sotheby’s e la società coreana Samsung.

I battitori sono andati avanti per sette giorni, vendendo ogni singolo lotto e incassando un totale di 1,1 miliardi di dollari.

Se analizziamo questo dato è interessante scoprire come, nel 2022, il PIL italiano si aggirava intorno a 1,7 miliardi. Vorrei sottolineare che ho preso in considerazione un’asta molto recente, lontana da aste record come quella di Dubai da oltre 6 miliardi dove, tra i lotti, furono battuti dei preziosi Leonardo Da Vinci. Curioso notare, come solo un piccolo segmento di questa gigante macchina, generi un utile pari quanto una nazione tra le 30 più ricche al mondo.

Ed ancora, un altro importante dato di fatto, molto spesso sottovalutato, è che oggi non abbiamo più a che fare con le opere d’arte come siamo abituati a conoscerle: ora le ammiriamo anche sotto nuove forme evolutive che si prospettano a tutto tondo e che vanno di pari passo con lo sviluppo tecnologico, come la Digital Art, il Rendering, gli NFT.

Bisogna del resto tenere in considerazione anche il forte contributo che i grandi luxury brand come, ad esempio, LVMH e CAPRI Holdings offrono a questa fetta di mercato.

Borse, scarpe, vestiti, per non parlare di gioielli: questi beni di lusso continuano a produrre un utile spaventoso; basti infatti guardare i titoli principali di questi gruppi che oramai imperano e accrescono il loro capitale non soffrendo di una crisi, che, invece paradossalmente, colpisce tutti gli altri settori.

Anzi, è curioso notare come in realtà di anno in anno si riscontri un incremento di prezzo di ogni genere di bene o prodotto e nonostante tutto la spesa per il luxury non registri alcun rallentamento. Certo, fermo restando che la decisione di come fare investimenti al meglio e nei settori che si prediligono sia sempre personale, il suggerimento è quello di tenere comunque in debita considerazione la possibilità di un investimento verso questi nuovi asset che non conoscono né crisi sociali e né rallentamenti nel mercato economico mondiale.

Il mercato del lusso visto dagli occhi di un giovane collezionista ANDREINIjpg
Fonte: Artsy