STURTUP E INTERNAZIONALIZZAZIONE: strategie e prospettive

di Mary Modaffari



Nello scenario dell’economia globalizzata la spinta all’internazionalizzazione delle aziende, sia che si tratti di grandi organizzazioni che di piccole e medie imprese, passa da un’adeguata strategia di business development in grado di implementare un processo di crescita, innovazione e sviluppo all’estero.

L’impresa acquista una dimensione internazionale quando una componente estera subentra nei processi dell’azienda. Questo può voler dire vendere i propri prodotti o servizi all’estero, acquistare da fornitori stranieri, produrre fuori dai confini e/o trovare nuove fonti di finanziamento. Per le imprese, la ricerca di nuove possibilità di sviluppo all’estero necessita di una pianificazione strategica di lungo termine. L’obiettivo guida dell’intero progetto sarà quello di rendere l’azienda più competitiva per affrontare al meglio le sfide del mercato globale. È di fondamentale importanza definire un modello di business chiaro e ricercare le risorse finanziarie più adatte in base al settore di appartenenza e al paese a cui si vogliono destinare gli investimenti.

Esistono diverse tipologie di strategie di internazionalizzazione anche se, all’interno di questi programmi, alcune caratteristiche appaiono comuni, trasversali a tutte le realtà che intendono seguire quest’ambiziosa strada. Infatti, costruire una strategia di internazionalizzazione porta ad intraprendere un’accurata autovalutazione dell’azienda nel suo complesso, con un focus particolare sulla sua capacità produttiva, al fine di determinare quali e quante risorse investire su un nuovo mercato estero.

C’è poi lo studio di approfondimento per individuare dove e come investire le risorse dedicate. Si tratta di un’analisi del potenziale mercato di riferimento e di tutti i fattori che su quest’ultimo esercitano un’influenza, come il sistema politico vigente, i trend economici, il PIL dell’area geografica e l’individuazione dei principali flussi di investimento. Non meno importante è la ricerca sulle modalità di esportazione, che si conclude con la scelta dei canali di distribuzione da utilizzare e la loro piena integrazione nella blockchain.

Terminata la fase di analisi, si passa a redigere un dettagliato business plan, il principale strumento di programmazione che descrive minuziosamente la fattibilità del progetto riportandone l’interesse economico.

Ma quali sono le motivazioni che spingono un’azienda a internazionalizzarsi? Alcune delle principali sono individuate in:

  • Aumento del fatturato;
  • Diversificazione del rischio aziendale;
  • Aumento del bacino di potenziali clienti;
  • Vendita con condizioni di pagamento meno dilazionate a clienti che rispettano maggiormente le relative tempistiche;
  • Acquisire Know-how tecnico;
  • Crescita della cultura dell’internazionalizzazione nell’azienda.

Infine, un ultimo aspetto fondamentale che ne deriva, è l’uso di una nuova tipologia di pagamento attraverso le criptovalute che danno nuove prospettive tra domanda e offerta.