di Antonio Procida
La Legge di Bilancio 2025 introduce una significativa novità per le imprese soggette all’IRES: una riduzione dell’aliquota dal 24% al 20% per il periodo d’imposta 2025, riservata a chi accantona almeno l’80% degli utili e ne reinveste una quota in beni strumentali nuovi. L’obiettivo della misura è incentivare la capitalizzazione delle imprese e promuovere investimenti tecnologici e produttivi.
La misura si rivolge a:
Sono esclusi dal beneficio società ed enti in liquidazione ordinaria o sottoposti a procedure concorsuali liquidatorie e soggetti che determinano il reddito con regimi forfettari.
Condizioni per accedere all’agevolazione - Per usufruire della riduzione IRES al 20%, le imprese devono rispettare i seguenti requisiti:
Gli investimenti devono riguardare beni strumentali tecnologicamente avanzati, come quelli previsti dai programmi “Transizione 4.0” e “Transizione 5.0”.
Ipotesi di decadenza dall’agevolazione - Il beneficio fiscale decade nei seguenti casi:
Effetti per le imprese in consolidato fiscale e trasparenza - Le imprese che partecipano a un consolidato possono trasferire il beneficio alla società controllante per ridurre l’imposta complessiva dovuta mentre per le società che optano per la trasparenza, il beneficio si ripartisce tra i soci in proporzione alle quote di partecipazione agli utili.
Aspetti applicativi e prossimi sviluppi - L’agevolazione riguarda esclusivamente il periodo d’imposta 2025 e si applica solo al reddito imponibile IRES. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze emanerà un decreto attuativo per disciplinare gli aspetti operativi e le modalità di restituzione del beneficio in caso di decadenza.
Questa misura rappresenta un’opportunità importante per le imprese che vogliono rafforzare la propria struttura patrimoniale e investire in innovazione, contribuendo al rilancio economico del Paese.


